Le serre fotovoltaiche di EF Solare Italia, il luogo in cui la tecnologia sposa la tradizione e diventa innovazione.
“Mille anni fa i cedri crescevano sotto stuoie di paglia e teli ombreggianti, adesso ‘il frutto dell’albero più bello’ germoglia in serre fotovoltaiche. La tecnologia sposa la tradizione e diventa innovazione“: è questa la sintesi che offre il giovanissimo Antonio per descrivere le serre di Alma Sybaris, Alma Lao e Alma Bruca, i cui impianti fotovoltaici sono fra quelli storicamente di proprietà di EF Solare Italia. Tali serre si estendono nella famosa Riviera dei Cedri della provincia di Cosenza, che si affaccia sul Mar Tirreno e sulla zona ionica calabrese. Le serre sono gestite da due società agricole, Lao Greenhouse e Sybaris Greenhouse, nate nel 2011 ad opera di soci locali utilizzando la notevole esperienza maturata nel corso degli anni. Oggi anche Antonio è entrato a far parte delle società: “pensavo di fare altro nella vita, ma oggi lavorare all’aria aperta, gestendo e sperimentando nuove cose, rappresenta una bella sfida“.
Dopo un’esperienza, fra l’altro, nello sviluppo del fotovoltaico, i soci delle due società agricole anni fa hanno deciso di unire le varie competenze e costruire serre fotovoltaiche, con pannelli sulle coperture per non sottrarre terreno alle coltivazioni. Tale progetto è stato realizzato insieme a Holding Fotovoltaica, conferita a fine 2016 in EF Solare Italia. L’attività in ambiente fotovoltaico viene svolta su una superficie complessiva di circa 27 Ha, dove si producono limone varietà zagara bianca, limone varietà Lunario, clementine varietà ernandina, mandarino ibrido varietà mandalate, e il famoso cedro varietà liscio Diamante. Alcuni cedri vengono coltivati conciliando le metodologie tradizionali con quelle sperimentali al fine di mantenere viva la tradizione millenaria che ha come protagonista il cedro sacro raccolto dai rabbini. Gli esegeti biblici sostengono che il cedro sia citato per circa sessantasei volte nelle Sacre Scritture, e rappresenta per la religione ebraica “Perì ‘etz adar”, “il frutto dell’albero più bello”.
Non è un caso se rabbini di tutto il modo, ogni estate, si danno appuntamento a Santa Maria del Cedro e insieme ai contadini del posto selezionano ad uno ad uno i migliori cedri per la festa delle Capanne (“Sukkoth”). Tali rabbini “selettori” a loro volta distribuiscono poi i cedri in tutto il mondo. “Alcuni ebrei anziani”, racconta Antonio, “incontrati per caso in un viaggio con mio padre negli Stati Uniti conoscevano proprio Santa Maria, una piccola comunità di 5000 abitanti cuore della Riviera dei Cedri, perché avevano acquistato i cedri puri della Calabria“.
Attualmente Lao e Sybaris Greenhouse sono tra i primi cedricoltori della zona: per questo e per il sistema innovativo della coltivazione in serra fotovoltaica poco tempo fa hanno ricevuto la visita di 50 studenti delle scuole elementari e medie provenienti dal ghetto ebraico di Roma. La curiosità è anche degli altri cedricoltori locali, che mostrano sempre più interesse per questo nuovo sistema di coltura: “nell’ultimo anno”, continua Antonio “c’è stata una gelata sulla Riviera dei Cedri, che non si verificava da circa 70 anni. La Lao Greenhouse ha contribuito al mantenimento della tradizione del cedro tramite la concessione gratuita ai cedricoltori locali dei rami da talea di cedro. Quelli in campo, purtroppo, sono andati distrutti, mentre quelli sotto le serre sono riusciti a sopravvivere“.
Nel corso degli anni le società hanno svolto un’intensa attività di sperimentazione grazie all’ausilio di agronomi qualificati, in collaborazione con l’Università della Calabria e con il supporto della Netafim. Quest’ultima è un’azienda leader in tecniche di agricoltura innovativa, per ottimizzare i cicli di coltivazione in ambiente critico quale quello delle serre fotovoltaiche. I risultati delle sperimentazioni eseguite hanno dato origine a dei protocolli di coltivazione, che possono essere utilizzati sia per la pratica di altre coltivazioni in ambienti similari sia per il trasferimento delle medesime coltivazioni in zone del Paese aventi medesime caratteristiche pedoclimatiche.
L’innovazione che si sperimenta nelle serre fotovoltaiche di EF Solare Italia non riguarda, quindi, solo la parte elettrica ma anche quella agricola: “tutte le fasi fenologiche delle coltivazioni”, precisa Antonio, “possono essere gestite da remoto con un click“.