Ci impegniamo costantemente nell’individuare ed applicare nuove tecnologie volte alla corretta manutenzione ed al miglioramento delle performance dei nostri impianti fotovoltaici.
La produzione di energia elettrica da fonte rinnovabile è chiamata nel prossimo futuro a rivestire un ruolo sempre più importante nel soddisfare il fabbisogno nazionale. Il settore fotovoltaico vivrà un’importante crescita: la SEN2017 prevede un aumento della produzione di energia elettrica dai 23 TWh del 2015 a oltre 70 TWh nel 2030.
Questa prospettiva pone delle domande su come dovrà avvenire tale sviluppo. Sarà necessario da un lato porre l’attenzione sulle nuove installazioni, dall’altro mantenere e migliorare l’efficienza degli impianti esistenti. Ciò sarà possibile grazie ad un monitoraggio costante del rendimento di tali impianti attraverso l’applicazione di tecnologie di ultima generazione come la termografia associata all’utilizzo di droni.
Particolarmente efficace per la manutenzione degli impianti fotovoltaici, la termografia aerea si effettua grazie ad un drone provvisto di termocamera che sorvola l’impianto per individuare dei moduli affetti da malfunzionamenti. Tra le principali difettosità che tale tecnologia permette di rilevare ci sono i cosiddetti “hot spot”. Quando una cella non genera energia elettrica, ma solo calore per effetto joule, si riscalda fino ad arrivare a temperature molto al di sopra di quelle delle celle vicine. La presenza di hot spot determina un degrado delle performance tecniche del pannello (per ogni incremento di 2-2,5 °C si ha una perdita del 1% delle performance). Per questo è importante monitorare gli impianti tramite attività termografiche che permettono di analizzare lo stato dei pannelli individuando la variazione di temperatura tra le celle. I moduli fotovoltaici vengono classificati in base al livello di anomalia e si procede alla sostituzione dei moduli che fanno registrare dei livelli di delta di temperatura tra l’hot spot e la temperatura media del pannello superiori a 30 °C.
In EF Solare Italia monitoriamo da sempre i nostri impianti fotovoltaici tramite la termografia aerea, in quanto l’avvento dei droni ha determinato un importante supporto a tale tipo di analisi. Se per effettuare l’attività di termografia manuale in un giorno si riusciva ad analizzare il 10% di un impianto da 1 MW oggi con la termografia aerea si analizza circa 1 MW all’ora. Dato che l’autonomia di ogni drone non supera i venti o trenta minuti a seconda delle condizioni meteo, impieghiamo in alternanza due droni quadricotteri provvisti sia di telecamere convenzionali sia di telecamere a infrarosso, o termocamere, ad alta risoluzione; in questo modo riusciamo a scansionare all’incirca 1 modulo al secondo. I moduli rilevati con difettosità severe vengono tempestivamente e precisamente segnalati ai tecnici incaricati della manutenzione, che possono provvedere alla loro sostituzione in tempi brevi.
Negli anni 2016-2017 abbiamo eseguito termografie aeree su circa 570 mila moduli analizzati distribuiti su oltre 40 impianti fotovoltaici per un totale di 130 MW. Nel 2018 l’attività di analisi prosegue con un piano di lavoro che vede coinvolti 15 impianti per una potenza di 45 MW.
Noi di EF Solare Italia vogliamo essere un volano per lo sviluppo tecnologico del settore. Per questo ci impegniamo costantemente nell’individuare ed applicare nuove tecnologie volte alla corretta manutenzione ed al miglioramento delle performance dei nostri impianti fotovoltaici.